Coinvolgimento del muscolo in soggetti G6PD carenti
In generale, i soggetti con deficit di G6PD non vanno incontro a problemi, quando praticano esercizio fisico o attività sportive, come dimostrato da Nikolaidis MG et al. (Med Sci Sport Exerc 2006, 38, 1443-1450).
Tuttavia, è sconsigliata attività intensa prolungata, oltre i 45 minuti. Infatti, sono stati riscontrati sporadici casi di maratoneti, calciatori e ciclisti, che non sapendo di essere favici, hanno manifestato urine scure, dopo gare competitive a livello semiprofessionistico, in cui lo sforzo intenso si era protratto per tempi tra i 90 -120 minuti e oltre.
Per quanto riguarda il nuoto, non vi è alcuna contro-indicazione al nuoto in piscina per soggetti con deficit di G6PD; il cloro è un ossidante, e se inalato dall’atmosfera che si forma sopra la superficie dell’acqua molto clorurata, è fastidioso per loro come per tutti gli altri.
Per qualunque dubbio, inerente l’attività fisica, consultare il proprio medico e un medico dello Sport.
Comunicato a cura di:
Lucio Luzzatto, Direttore Scientifico Istituto Toscano Tumori,Via Taddeo Alderotti 26N50139 Firenze, ITALY.
Paolo Ninfali, Dipartimento di Scienze Biomolecolari Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Via Saffi 2, 61029 Urbino (PU)